Time Warp

"Io e Nate abbiamo deciso di fare un viaggio insieme, siamo diretti in Francia. Non so ancora quando saremo di ritorno ma sta tranquilla, ti farò sapere. In caso di bisogno mi aiuterà il padre di Blair.. un bacio" fu così che si concluse la telefonata con mia madre, la quale non sapeva ancora nulla dell'incidente e che, speravo, non ne venisse mai a conoscenza.
Il medico lasciò tutte le informazioni sul mio stato di salute a Nate, cose che però avevo capito anche io, ma la mia conoscenza era limitata.
Ero completamente nelle sue mani e un po' avevo paura.
Avevo riacquistato la sensibilità alle gambe ma, da quel che avevo udito, le crisi epilettiche avrebbero potuto ripresentarsi.
Ero così confusa... innamorata di Nate, fidanzato storico di Blair.
In quei giorni, da quando aveva perso la casa, viveva nella suite di Chuck nel Palace.
Decidemmo di stare lì nel periodo natalizio, nascosti da tutto e da tutti.
Solo Blair e Chuck sapevano che eravamo lì.
Venni svegliata da un piccolo raggio di sole che passava tra le stecche della serranda e che mi illuminava il viso.
Guardai l'orologio: erano appena le 5.00 del mattino.
Un brivido mi percosse la schiena nuda, prontamente mi girai dalla parte di Nate coprendomi con il lenzuolo e avvicinandomi a lui per riscaldarmi.

La sentii avvicinarsi a me e mi svegliai, Buongiorno, ma che ore sono ..?mi voltai verso l'orologio, erano le 5 del mattino. Come mai ti sei svegliata così presto? Ti fa male qualcosa? Serena era completamente affidata a me,la sua famiglia non sapeva dell'incidente, non sapeva nemmeno dove ci trovavamo al momento, Serena aveva detto loro che eravamo diretti in Francia..
Sarebbe bello fare un viaggio in Francia un giorno , quando Seren starà meglio.
Mi giro e l'abbraccio, le risistemo la coperta e la guardo negli occhi preoccupato.

Notai il viso preoccupato di Nate. Mi sono svegliata per la luce, non succede niente. Ho solo.. freddo. Come biasimarmi: ero nuda in una mattina d'inverno freddissima.
Risposi con un tono un po' distaccato del quale mi pentii poco dopo.
Nate non aveva fatto nulla, anzi.. io ero completamente affidata a lui che sicuramente era confuso quanto me e spaventato. Era normale la sua preoccupazione verso di me. Ero io che non volevo accettare quello che era successo. Mi credevo fin troppo superiore, come se fossi imbattibile. In quel momento stavo bene, era quello che importava.

Doveva essere difficile questa situazione per lei, ma non era facile neanche per me, ma di certo non volevo farglielo pesare nè farla sentire in colpa Vieni.. ci sistemammo meglio, le feci appoggiare la testa sul mio petto, e l'avvolsi con le braccia dopo aver tirato su le coperte ed esserci messi al riparo dal freddo invernale.
Dovevo essere forte, dovevo essere in grado di prendermi cura di Serena, non era una situazione facile, e non potevo permettermi di lasciarla sola, se solo le fosse successo qualcosa non me lo sarei mai perdonato.
Stavo pensado.. hai detto a tua madre che stiamo andando in Francia no? Bè.. che ne dici di andarci davvero? Non ora, quando starai meglio, e magari quando non farà così tanto freddo! sorrisi e la strinsi un pò di più, le appoggiai il mento sulla testa sentendo il buon odore dei sui capelli.

Mi ritrovai racchiusa tra le braccia e il petto di Nate, di cui sentivo il cuore battere e dal quale proveniva il calore di cui avevo bisogno.
Era così paziente con me... così gentile.
Sapeva che per me era una situazione estremamente difficile; tra l'incidente e il nostro amore, quasi a dire.. proibito per tutti quegli anni.
Sapevo che per lui tutta questa situazione poteva essere angosciante.. Però mi proteggeva e affrontava tutto con la più grande maturità.
Mentre mi avvolgeva tra le sue braccia mi propose di partire per la Francia non appena mi fossi sentita meglio.
Con le braccia lo strinsi a mia volta e sentendo le sue parole sorrisi dicendo a bassa voce Francia... Parigi... la città dell'amore....
In seguito gli diedi un bacio sul petto iniziando a fantasticare sul nostro prossimo viaggio.

Già, Francia era classificata come la città dell'amore. Forse un viaggio lì ci avrebbe solo che portato fortuna, dopo che mi ebbe baciato il petto con le mani le presi il mento e avvicinai il mio viso al suo dandole un casto bacio a fior di labbra Non appena starai meglio ci andremo te lo prometto. le sorrisi e piano ricominciai a darle piccoli baci dalla guancia fuino alle labbra, mentre con le mani le sfioravo il collo.
Non avevamo ancora ufficializzato le cose, ma tutto quello che volevo era stare con Serena, senza inganni, senza imbrogli, senza sotterfugi, senza doverci nascondere; sapevo che lei era preoccupata del giudizio i Blaire, ma ero più che si sicuro che, se Blaie se la fosse prese, sarebbe stato solo un periodo di passaggio, presto o tardi ogni tassello del puzzle sarebbe stato al suo posto, creando così un'immagine perfetta.

Erano successe tante cose in quel periodo.
Avevo rischiato la vita e Nate mi aveva letteralmente salvata.
Sapevo che Blair si sarebbe arrabbiata non poco quando avrebbe saputo che io e Nate ci tenevamo seriamente alla nostra storia,
Lei dopotutto aveva Chuck, e stava bene con lui. Non avrebbe avuto senso arrabbiarsi con me solo perchè ero finalmente felice.
Il viaggio a Parigi con Nate era una grande idea, forse era uno dei pochi posti in cui avremmo potuto stare insieme senza essere giudicati e senza Gossip Girl tra i piedi.
Nate iniziò a baciarmi e io continuai appassionatamente pensando al dolce risveglio che avevo avuto.
Accarezzavo la sua nuca con le mani mentre le mie labbra gli baciavano il collo per poi spostarsi sulle sue e iniziare a dargli piccoli morsi per poi, con la lingua, iniziare a cercare la sua.
Ti amo mormorai vicino il suo orecchio.

RImasi sorpreso dalle sue parole, mi ci volle un momento prima di capire veramene quello che mi aveva detto. Serena aveva detto di amarmi.
Ti amo anch'io. dopo un momento risposi. Non volevo che Serena fraintedesse il momento di pausa, che pensasse che non fossi sicuro dei miei sentimenti, o che non me la sentissi di portare avanti questa storia così mi affrettai ad aggiungere Se c'è una sola cosa di cui sono veramente sicuro in questo momento della mia vita, è che sono innamorato di te. le accarezzai i capelli sei bellissima sai? presi una ciocca dei suoi capelli color oro e gliela strofinai sul volto, solleticandole la pelle Supereremo tutto insieme, l'incidente, Blaire, e qualunque altra cosa dov'esse succedere in futuro, nel nostro futuro.

Mi sentivo una completa egoista in quel momento. Il fatto di sapere che a Blair dava fastidio che io e Nate ci amassimo, mi spingeva ancora di più ad intensificare la nostra storia.
Erano appena le 5 del mattino ed eravamo già svegli. Era freddo fuori e nessuno sapeva che eravamo lì. Tutti ci credevano in Francia.
Sembrava un amore clandestino che però.. non era.
La giornata sarebbe stata lunga ed iniziai a chiedermi se fosse il caso di tornare a dormire. In quei pochi minuti, però, Nate era stato capace di svegliarmi.
Forse lui aveva ancora sonno e voglia di dormire.
Mi amava, l'aveva sempre fatto. Ero stata io a non capirlo in tempo. Ero stata io a farlo scappare.
Incrociai le gambe con le sue. I nostri corpi nudi si proteggevano dal freddo che fuori travolgeva la città.

Faceva freddo, ed era ancora molto presto, non avremmo potuto fare nulla. Non avremmo potuto fare granchè in ogni caso visto che tutti ci credevano in Francia, farci vedere in giro sarebbe stato un pò contradditorio.
Che ne dici se continuamo a riposare, giusto un pò..? la abbraccia e le baciai la fonte, ci sistemammo meglio, cercando di scaldarci a vicenda.

Tutti quelli che mi conoscevano sapevano bene che tra la mia volontà e il mio istinto non c'era molto feeling.
Annuii per la sua proposta e, con la testa poggiata sul suo petto chiusi gli occhi immaginandomi noi due a poche settimane da quel giorno.
Volevo andarci piano perchè volevo che il rapporto tra noi due durasse.
- Nate - dissi alzando leggermente la testa per guardarlo negli occhi - Voglio rivivere quella sera. -
Mi sedetti nel letto per poi portare le gambe a terra e alzarmi, mostrandogli il mio fondoschiena e avviandomi verso la cucina.
Aprii il frigo e vi presi un cestello di fragole e la bomboletta della panna. Mi sedetti con le gambe incrociate sul bancone della cucina e iniziai a mordere una fragola aspettando che Nate mi raggiungesse per continuare il nostro giochetto..
Come ho detto, tra la mia volontà e il mio istinto non c'era molta coerenza.

Osservai Serena alzarsi, prendere fragola e panna sedersi sul bancone e provocarmi. Sorrisi mi alzai e mi avvicinai da lei, strappandole di bocca il resto della fragola. Prese poi un pò di panna facendo una striscia sul collo di lei, la guardai negli occhi poi andai a leccare tutta la panna provocandole dei brividi Amo questi tuoi capricci sai?.. le passai una mano tra i capelli e la baciai, poi presi una fragola e la mangia quasi tutta, la metà restante la diedi a Serena.

Come immaginavo Nate non era cambiato.. mi raggiunse ed iniziò a fare quello che mi aspettavo.
Seduta sul bancone, con le gambe acchiappai il suo fondoschiena come se volessi mettermi in braccio e, con le mani intorno al suo collo, presi l'altra metà della fragola rimasta. Poco dopo iniziai a mordicchiargli il labbro spinta dal fatto che eravamo lì in segreto a fare qualcosa che.. non si potrebbe.. solo per rispetto a Blair.
E invece eravamo lì a fare giochetti maliziosi nella Suite Bass... la cosa mi allettava non poco!
Ridendo presi la panna e gliela spruzzai sulla bocca.
Scesi dal bancone e aprendo il frigo come se volessi cercare qualcos'altro, rimasi lì dandogli le spalle.

Osservai Serena ancheggiare fino al frigorifero, quella ragazza aveva un sacco di idee, e me non dispiaceva affatto. Mi soffermai abbastanza a lungo ad osservare il di dietro di Serena piegato davanti al frigo, e lentamente mi avvinai sfiorandolo piano
Questo gioco, inizia a piacermi sai? le passai una mano sul ventre, e le faci rialzare, la abbracciai, appoggiando il volto nelle sue spalle poi le diedi dei baci sul collo, quando mi sporsi a guardarla aveva un sorriso malizioso in volto, ricambiai.

Girandomi lentamente verso di lui dissi - Prima non ti piaceva? -
Gli cinsi il ventre con le braccia per poi poggiare il mento sulle sue spalle e guardarlo negli occhi dal basso.
Posai la mano destra sul suo petto sentendo il battito del suo cuore.
Mi venne un flashback di quella sera in cui il mio smise di battere.
Feci scivolare piano la mano per posarla poi sul suo fianco e dire - Io... non voglio che ci sia solo attrazione fisica tra noi. -